Lo Sport
Devo dire che con me non
ha fatto lo .... "STRUNZ"
video assolutamente da vedere:
26 DICEMBRE 2004
la data la ricordo soprattutto per due eventi straordinari uno negativo, purtroppo, mentre l’altro mi fece riaprire il cassetto dove avevo rinchiuso il mio sogno da bambino:
. aeroporto di Linate, tempo di vacanze e sopraggiunge una notizia sconcertante, il Grande TSUNAMI nell’oceano indiano, causato da un violentissimo terremoto al largo della costa di Sumatra.
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. vacanza in cui ho conosciuto Giovanni Trapattoni, che ha cambiato la mia vita… calcisticamente parlando: tre anni dopo, con il TRAP, al Red Bul Salzburg, vinco in qualità di assistente allenatore il mio primo titolo in Austria
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Uno Tsunami nella mia vita (permettetemi l’espressione)
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Avevo 38 anni quando conobbi Giovanni Trapattoni, allenatore italiano conosciuto e amato in tutto il mondo. L’uomo Trapattoni era incuriosito da questo ragazzo svizzero che faceva domande ed ascoltava attentamente le risposte.
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Un giorno mi disse in milanese: “sei come una spugna secca, io ti sto dando l’acqua ma speriamo che riesci a trattenerla…”
Allenavo una squadra di 2a lega ticinese e continuavo a frequentare il “trap” con il quale avevo stabilito quasi un rapporto di padre-figlio: rapporto impegnativo in quanto a febbraio 2006 Trapattoni aveva chiuso anticipatamente il suo rapporto di lavoro lo STOCCARDA, squadra di calcio del campionato Tedesco e quindi era a casa in attesa di nuove opportunità di lavoro. La sua dedizione al lavoro e la necessità di dover sempre essere aggiornato, lo portava ad “avvalersi” del sottoscritto.
Mia moglie all’inizio non ci credeva ma poi se n’è fatta una ragione: quando c’erano le partite di calcio (soprattutto quelle delle squadre italiane) io non potevo uscire e dovevo guardarle, ma guardarle attentamente: spesso mi telefonava e mi chiedeva:
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Trap: ”Gerry stai guardando la partita?
Io "si certo Mister…."
Trap" …. Allora cosa hai visto di sbagliato?"
Io: "…. Non so, hanno subito il rete e sono stati bravi gli avversari."
Trap "….. te capii nagot !!! (traduzione: non hai capito niente) non eri concentrato: non vedi che l’errore è partito dalla rimessa laterale. Senti se non sei attento non ti chiamo più!"
Una volta, c’era la Coppa campioni, e sono uscito a cena....
Iniziai a lavorare con Trapattoni a giugno 2006 a Salisburgo in Austria, imbarazzante il primo allenamento: naturalmente mi presentai con una borsa con le mie scarpetta da calcio, pantaloncini e maglietta e ricambi; il Mister mi dice: ”che cosa fai con la borsa? Lasciala in macchina dai… non farmi fare figure….che ti danno tutto loro!"
Benvenuto in… Paradiso!
Far parte di una squadra di calcio professionistica è come lavorare per una multinazionale di qualsiasi settore economico. La struttura, gli obiettivi, le strategie e soprattutto la gestione delle risorse umani si possono definire similari.
Mi piace ricordare che “nessuno nasce imparato” e quindi l’esperienza sul campo è la base della crescita personale.
Da Salisburgo a Cusano Milanino sono esattamente 548 km e di regola ci si mette in auto 6 ore. Sei ore in cui il Trap mi impartiva nozioni di vita quotidiana, tattica calcistica e chicche straordinarie sul suo passato: dall’avvocato Agnelli a Platini, da Lothar Mattheus a Totti …
Ogni viaggio era per me come un anno passato all’università del calcio.
Come assistente di Trapattoni avevo il compito di studiare (assieme a lui naturalmente) gli avversari ed aiutarlo sul campo di allenamento. Le sere segregato in casa a guardare le partite di calcio aspettando le sue chiamate erano servite allora…. ”dai la cera… e togli la cera…” direbbe il maestro Miyagi Trap all’allievo Gerry
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https://www.youtube.com/watch?v=tPAJomPCdZs Don’t say CAT
Giovanni Trapattoni, Thorsten Fink e Gerry Gerosa
sulla panchina del RedBull Salisburgo